domenica 13 novembre 2011

San Sebastiàn: una conchiglia che si affaccia sull'Oceano


Tre anni fa decisi di andare a fare un viaggio a Bilbao per vedere il Guggenheim Museum . Guardando la cartina, mi accorsi di avere la Costa Atlantica a un centinaio di chilometri. Decisi, quindi, di prendere una macchina a noleggio e di visitare la città di San Sebastiàn sino ad arrivare a Biarritz in Francia.
Volevo andare in particolare a San Sebastiàn  perché avevo letto delle recensioni su un ristorante, “Arzak”, che era citato sulla lista dei migliori 50 al mondo.
Partii la mattina e dopo un’ora e un quarto (prevalentemente di autostrada) arrivai a San Sebastiàn.

San Sebastiàn in catalano o Donostia in basco è stata capace di superare il suo difficile passato (viene, esageratamente, associata come sede del gruppo terroristico dell’Eta) e si mostra ora meravigliosa e con un ampia offerta culturale, numerosi festival e feste tradizionali, una gastronomia conosciuta e apprezzata a livello mondiale, spiagge bellissime che si affacciano sull’Oceano e dei bellissimi palazzi Belle Epòque.




San Sebastiàn si trova sulle sponde del fiume Urumea, all’interno della suggestiva Bahia de la Concha, così chiamata per la sua particolare forma a conchiglia.
Un tempo meta prediletta dell’aristocrazia spagnola, San Sebastiàn si è confermata tra le località balneari più eleganti e alla moda, con grandiosi alberghi e negozi di lusso.

In breve vi elenco quelle che sono state per me le cose più interessanti da vedere o visitare nella città vecchia: Plaza de la Costituciòn è il fulcro del movimento cittadino – la bella Chiesa di Santa Maria del Coro patrona della città – la Chiesa di San Vicente in stile gotico e il Museo di San Telmo, che contiene numerosi reperti della cultura basca e il bel palazzo de l’Ayuntamento.
Merita una passeggiata la via Calle del 31 Agosto, dedicata alla liberazione della città da parte dei portoghesi.
Nella città nuova si possono visitare la Cattedrale del Buen Pastor, che con la torre alta 75 metri è un po’ il simbolo della città e il Ponte Maria Cristina, sicuramente il ponte più bello sopra il fiume Urumea.

Da visitare anche il Museo Diocesano, il Palazzo di Okendo, il Centro Kursaal e il Museo del Whisky, in Alameda del Boulevard, un bar raffinato su due piani, completamente tappezzato da bottiglie di wiskhy, “solo” tremila !!!

Villa Soro
Spero di non avervi annoiato, ma era per me doveroso dare questo minimo di notizie, perché io per primo sono stato colpito dal fascino d’altri tempi di questo luogo.


Tornando a noi, dopo aver preso possesso della camera, all’Hotel Villa Soro che guarda caso si trova a 500 metri dal ristorante “Arzak”, mi preparavo per una ottima cena, dopo aver preventivamente prenotato da Bilbao.

IL RISTORANTE ARZAK

Juan Mari, patron dell'Arzak, ora accompagnato anche da sua figlia Elena, nel 1977, fu nominato chef all'avanguardia della nouvelle cusine basca. Il loro duo dà vita a delle meraviglie di un repertorio che unisce il merluzzo locale, il calamaro pescato con la canna da pesca o la ventresca di tonno a dei deliziosi aromi di tutto il mondo: tamarindo,lievito, rabarbaro, buccia di mango, cioccolato affumicato, anice stellato e liquirizia.

Juan Mari e Elena Arzak
Alla domanda: cosa chiedono i suoi clienti? Risponde "...di eseguire una cucina, di evoluzione, di avanguardia, ma senza mai dimenticare il gusto della tradizione basca: la salsa verde, il merluzzo pil pil (è la maniera tradizionale basca di cucinare il baccalà) e i kokotchas (sono delle parti carnose del merluzzo che si trovano nella parte inferiore della testa, di aspetto carnoso/ghiandolare con consistenza grassa).

Il locale esternamente non è il massimo, ma quando si varca la porta di ingresso ci si accorge subito che tuttu è messo al posto giusto; arredato con gusto e apparecchiature senza fronzoli, ma perfette.

Finalmente si mangia...!!! Ordiniamo un menu degustazione.

Esterno ristorante
Non appena ci sediamo ci viene servito un aperitivo accompagnato da 5 amuse-bouche, uno meglio dell'altro.

A seguire un tonno con melone, abbinamento per me azzardato, ma credetemi, perfettamente riuscito.

Rana pescatrice e alghe rosse (una delizia croccante) probabilmente il miglior pesce che abbia mai mangiato e un tonno affumicato con cannella, ricotta, pesche e alghe (era così buono che vi giuro, ho sentito gli angeli cantare !!).

Siamo passati dopo, a una corallina aragosta, che era così perfetta da lasciare a bocca aperta. Ma cosa ci ha messo !!??

Cozze spolverate con uova, una combinazione di sapori incredibili !!!

Agnello su bietole e confit di coscia di piccione all'arancia e mais. Una bontà gastronomica.

Per finire, come dessert, ci è stata portata una zuppa di cioccolata...Buo..ni..ssi..ma !!

Cosa dire...a un ristorante che ho scoperto, dopo, che nonè nei primi 50, ma nei primi 10 migliori al mondo...???

Grazie al genio culinario di Juan Mari Arzak da quel giorno ha cambiato il nostro modo di pensare a mangiare.
Grazie per la gentilezza nel descrivere i piatti, grazie della simpatica e discreta conversazione con Elena che rimarrà piacevolmente nei nostri ricordi.

Nos reuniremos de nuevo muy pronto... Hola Juan y Elena

 GALLERY

Sala interna ristorante



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