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martedì 29 gennaio 2013

Sardegna: il vino Cannonau migliore al mondo...


Il miglior Cannonau del mondo si chiama Sartiglia ed è stato prodotto nella vendemmia del 2011 dall'azienda Contini di Cabras.
Il vino infatti ha ottenuto la Gran Medaglia d'oro al "Concours Grenaches du monde di Perpignan 2013".

Il vino Sartiglia Cannonau di Sardegna DOC ha ricevuto per l'annata 2011 al primo concorso mondiale sui vini da vitigni Grenache il premio più prestigioso, unico vino italiano a fregiarsi di questo riconoscimento. Il concorso è stato organizzato dal Conseil Interprofessional des vins du Roussilon.

Sede del singolare confronto è stato nei giorni scorsi il Palais de congres di Perpignan, patria dei migliori vini dolci da uve grenache del mondo.
In gara c'erano oltre trecento vini provenienti da sette paesi del mondo: Australia, Africa del sud, Brasile, Spagna, Macedonia, Francia e Italia. Molto qualificata la giuria, composta da ottanta professionisti provenienti da undici paesi (dalla Spagna alla Svizzera, dall'Australia agli USA, oltre all'Italia e, ovviamente, la Francia. Il Sartiglia ha una storia tutta sarda che merita di essere raccontata. Il vigneto venne impiantato per una felice intuizione del presidente dell'azienda di Cabras, Paolo Contini, e dell'enologo della cantina, Piero Cella. L'idea venne accolta subito con entusiasmo da un gruppo di vignaioli locali. L'idea di impiantare  un vigneto alle pendici del Monte Arci, in un terreno ricco di ossidiana apparve subito come una sfida da raccogliere.


"Il progetto di localizzare l'azienda agricola in un'area di notevole pregio ambientale e paesaggistico - dice Paoletto Contini - nasce dalla consapevolezza della forte vocazione del territorio per la viticoltura e dalla volontà di riscoprire e valorizzare gli antichi vitigni locali tra i quali il Cannonau, presente in Sardegna da tempi immemorabili, con l'obbiettivo di ottenere un felice connubio tra qualità e tipicità".

I vigneti maturano con estati molto calde, lunghe e asciutte. Gli inverni sono miti ma piovosi. La particolarità è rappresentata dal suolo di origine vulcanica per l'abbondante presente di ossidiana, vetro vulcanico lucente.

Nel concorso hanno avuto riconoscimenti anche altri Cannonau sardi. Due hanno avuto la Medaglia d'oro; il Turriga 2008 di Cantine Argiolas e il sorprendente Cannonau di Olianas 2011 di Gergei.


Da "La Nuova Sardegna" del 29 gennaio 2013
Articolo di P. Porcu

venerdì 17 febbraio 2012

Tra le Marche e l'Abruzzo un vitigno non da tutti conosciuto...




VITIGNO PECORINO

E’ una vecchia varietà probabilmente di origine marchigiana anche se limitatamente diffuso in alcune aree dell’Umbria e dell’Abruzzo. Nel tempo dimenticato e confinato nelle zone ai piedi delle montagne delle provincie di Macerata ed Ascoli Piceno, recentemente riscoperto, si è diffuso anche in altre aree marchigiane in cui viene coltivato per la sua precocità di maturazione e per le sue proprietà di donare una maggiore struttura ai vini bianchi.

Tra i vari casi di sinonimia esiste anche quello di "Vissanello" (della località di Visso - Macerata) che testimonia l’adattabilità e la diffusione storica di questo vitigno nelle aree interne. Appartiene al gruppo dei "vitigni italici" cioè tutti quei vitigni caratterizzati da un grappolo più o meno serrato, di medie-piccole dimensioni. E’ attualmente disponibile un clone omologato dall’Università di Bari congiuntamente con la Regione Abruzzo.

Le caratteristiche analitiche dei mosti sono caratterizzate da una elevata acidità totale associata ad un’altrettanta elevata gradazione zuccherina e da profumi primari generalmente poco caratteristici. E’ stato inserito come tipologia nella DOC  “Offina” in cui è prevista la sua presenza per almeno l’85% oltre al 15% di altre varietà idonee alla coltivazione. A seguito della revisione del disciplinare di produzione rientra obbligatoriamente anche nella composizione nella DOC "Falerio dei Colli Ascolani", dando un contributo notevole al miglioramento delle sue caratteristiche qualitative insieme al vitigno Passerina.

Le uve, raccolte nella prima decade di Ottobre, sono pigiate e lasciate a macerare per una notte a bassa temperatura. Una parte del mosto ottenuto è posta a fermentare in barriques e l’altra in contenitori di acciaio inox. Al termine della fermentazione le due masse sono unite. Il vino ottenuto, che è imbottigliato a fine Gennaio, si adatta a lunghi periodi d’invecchiamento.

Un vino molto particolare, oltre che nel nome anche nei profumi originalissimi. Da provare assolutamente appena ne avrete l’occasione.


CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Gusto: al palato risulta fresco, caldo, sapido nel complesso, con una buona vena acida.
Colore: brillante giallo paglierino con riflessi dorati.
Profumo: intenso, fragrante, con sentori di fiori freschi di biancospino, frutta esotica e miele.
Abbinamento gastronomico: non molto corposo è perfetto con formaggi freschi, piatti leggeri di pesce, carni bianche e verdure.
Temperatura di servizio: Servire a temperatura di 8-10°.

domenica 20 novembre 2011

Il Vino: la Lugana del Garda


Il Lugana è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Brescia e Verona.

Il Vino Lugana viene prodotto nella zona del basso Garda, su un particolare terreno molto argilloso, residuo delle ultime glaciazioni, ossia la base di quello che era il ghiacciaio che formò il lago di Garda.

Questa parte dell'area gardesana è famosa anche per i resti dell'età del bronzo, con reperti tuttora visibili che vanno dal bronzo antico al bronzo moderno. Area molto importante anche durante il periodo romano, in quanto era il passaggio naturale tra est ed ovest. Resti romani un po' in tutta l'area. Il periodo delle Signorie vede in particolare la signoria della Scala primeggiare, resti importanti a Sirmione (il castello) e a Peschiera del Garda (resti del castello e della Rocca fortificata su base romana). Periodo veneziano (1440 - 1760) (città fortificata di Peschiera del Garda e altro), periodo francese e poi regno asburgico fino al 1860 circa.

L'area passa al regno d'Italia definitivamente dopo la prima guerra d'indipendenza. È controverso che da Lugana derivi il nome della tipica salsiccia fresca lombarda la luganega che altri vuole invece che derivi da Lucania.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Colore: paglierino o verdolino con tendenza al giallo leggermente dorato con l'affinamento.

Odore: delicato, gradevole e caratteristico.

Sapore: fresco, morbido, armonico, con eventuale leggera percezione di legno.

Abbinamenti Consigliati: pesce e crostacei in generale, perfetto con il pesce di lago, trota, persico e lavarello. È un vino con una forte personalità, quindi può essere abbinato anche a formaggi morbidi. Ottimo con gli antipasti, meglio se non salumi.

LA CANTINA

La Ca' dei Frati è un’azienda storica della Lugana, che ha creato vini di alta gamma prima ancora che la zona imboccasse la strada del successo. Tipica azienda di famiglia è guidata da Franco ed Igino Dal Cero, con a fianco ancora i genitori. Il Lugana Brolettino è da tempo un grande Lugana che si trova in tutto il mondo. La Ca’ dei Frati del resto ha sempre venduto il vino prima ancora di avere raccolto l’uva.


LE ETICHETTE CONSIGLIATE

I Frati, Lugana DOC

Brotellino, affinato in bottiglia 5 anni
(3 bicchieri nel 2010 annata 2007)