venerdì 9 marzo 2012

A dieci chilometri da Lugano in un luogo dove i galli cantano...




Un posto veramente incantevole….
Se siete gourmet e innamorati e vi trovate in Svizzera nel Ticino, segnatevi questo indirizzo a 10 km da Lugano: Motto del Gallo, via Bicentenario, località Torricella-Taverne.

Troverete il Motto (che in dialetto ticinese vuol dire collina) del Gallo (perché la zona era popolata da galli, che con il loro canto mattutino svegliavano gli abitanti del luogo) alla base di una collina, che troverete fiorita nel periodo primaverile. Si tratta di un antico borgo del XV Secolo, che circa 15 anni fa è stato ristrutturato in maniera molto sofisticata e con gran gusto.


Il merito di tutto ciò è stato di Nico e Josè de La Jglesia e di Piero Tenca che hanno trasformato questo luogo in un ristorante con quattro bellissime suite annesse.

Oggi non ci sono più Nico, Josè e Piero, ma il ristorante viene gestito da Roberta Gallo e dallo chef Andrea Muggiano (nato in Sardegna). Il locale si snoda in sale e salette: la sala ticinese, che fu l’antica cucina e conserva ancora il camino, il lavabo, le travi secolari e il pavimento in pietra - la sala della griglia - la saletta del pulpito - la sala del confessionale - la sala Soldini e la sala Cotti, in omaggio a due pittori contemporanei del Canton Ticino.

Le tavole apparecchiate con delle belle tovaglie, piatti Limonges, bicchieri Spiegelau e per finire con dei bei fiori, sempre graditi se non si è allergici… Intorno, mobili d’epoca, oggetti d’antiquariato e dipinti….

Manco a dirlo, intorno a voi saranno presenti galli e galletti di ogni stile e grandezza… Bello…veramente un bellissimo locale..!!!

Pane rigorosamente fatto in casa in almeno 15 tipi diversi; carta dei vini molto assortita; costo medio 80/120 ChF


Cosa ho mangiato.

Per iniziare: astice blu della Bretagna e roulade di salmone con tartare di avocado, olive e basilico - pane al basilico - abbinamento vino Bianco d’oro dell’Azienda Terreni alla Maggia dei vigneti di Ascona…una vera sorpresa!!

Primo: gnocchetti di carciofi con sedano rapa alla lavanda su crema di carote e mostarda di mele - abbinamento vino “Vulcaia” di Stefano Inama, un Sauvignon veneto, più precisamente nel veronese zona San Bonifacio. Il vino prende questo nome perché nasce in un terreno vulcanico e al palato se ne avverte il sentore di pietra focaia che si unisce a quello delicato della vaniglia e della cannella.


Secondo: timballo di sogliola e foglie di mango con crema di mango e mandarino - pane al  finocchio selvatico - abbinamento vino, uno strepitoso (per quanto all’inizio scettico) Chardonnay del Conte Tasca d’Almerita che rende ancor più raffinato il piatto.

Dessert: pastel di riso all’arancia e cannella con sorbetto di kumquat su coulis di ananas -abbinamento vino moscato Apianae di Majo Norante.

Cosa dire…un posto fuori dal mondo…!!!

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