RISTORANTE ARBUTUS
Il Ristorante Arbutus è un ottimo ristorante, degno della fama che ha (1 stella Michelin). Situato nel centro di SOHO, vanta un cucina inglese sorprendentemente eccellente. Ho mangiato un tortino di sgombro decisamente buono ed una bistecca a dir poco eccezionale!
Erano anni che non ne mangiavo una così. Il tutto, bevendo una caraffina di vino rosso ed una di vino bianco abbastanza apprezzabili. Prezzo assolutamente basso per un tanto blasonato ristorante. In Italia un locale con una stella Michelin, dove puoi incontrare spesso Pippa Middleton, Kate Moss, per quella cifra non ti fa neppure sedere!
RISTORANTE MARCO
Il nuovo Ristorante Marco si affaccia sullo stadio dei “Blues”, il mitico Stamford Bridge, e si trova all'interno del complesso del Chelsea Football Club, una location ideale per un tifoso del Chelsea. Ma Marco Pierre White, il famoso chef inglese (di madre italiana) a capo del nuovo locale, è invece un fan dell'Arsenal e per lui la posizione dell'ultimo nato nella sua catena di ristoranti ha più a che fare con la clientela di tifosi abbienti (caratteristici della squadra londinese) che lui spera di attirare nelle eleganti sale del suo nuovo locale. Per non sbagliare, White l'ha chiamato “Marco”, che nella mente degli inglesi (soprattutto quelli che si possono permettere l'abbonamento stagionale al Chelsea) immediatamente evoca tre stelle Michelin (White è stato il primo chef britannico e il più giovane al mondo a conquistarne tre) e il volto intenso da “tombeur de femmes” che sono caratteristici di White, anche se lui dice che l'ha dedicato a suo figlio, che naturalmente si chiama Marco come lui.
Il menu offre una cucina francese tradizionale con accenti britannici, nella quale White ha sempre brillato, a base di classici come entrée de foie gras, aspic di ostriche e crescione in gelatina allo champagne, petto di piccione e foie gras avvolti in foglie di verza, filetto di merluzzo alla viennese con zabaione allo Champagne e così via. Il prezzo medio si aggira sulle 80 sterline a testa (circa 120 euro) per 2 portate più il dolce e caffè, compresi dei buoni vini. Ricordandosi però che al popolo di calciofili, seppur danarosi, piacciono piatti generalmente più sostanziosi, White ha pensato anche ad un menu speciale e molto più britannico per i giorni delle partite. Per quegli appuntamenti, il menu è a prezzo fisso (£39 sterline/60 euro per 2 piatti, £45 sterline/67.5 euro per 3 portate) e ricco di piatti super-popolari come lo “shepherd's pie” (un pasticcio di carne trita e formaggio), fagiano arrosto e merluzzo affumicato con patate. La lista dei vini ne conta più di 300, fra europei e nuovo mondo anche se White ha una predilezione per quelli francesi. Appena reduce da una fortunata serie televisiva, in cui faceva da mentore ad una dozzina di personaggi famosi che dovevano cucinare al suo fianco, Marco Pierre White è tornato in grande auge dopo diversi anni di assenza dall'etere.
Proprio per i nuovi impegni televisivi, White ha chiarito che non sarà capo chef in cucina, nominando al suo posto il suo fido collaboratore da più di 16 anni, Matthew Brown, che ha lavorato al fianco di White all'Oak Room, al Belvedere e al ristorante dell'Hyde Park Hotel. Brown ha dichiarato: «Sono felicissimo di aver avuto questa opportunità di lavorare di nuovo al fianco di Marco. Credo che i nostri ospiti saranno piacevolmente sorpresi dal menu che lui ha scelto. Lo stile dei piatti è precisamente quello che lo ha reso così famoso». Per la nuova avvertura in collaborazione con il patron del Chelsea Roman Abramovich, il paperone russo che lo ha voluto ai fornelli del suo impero, White ha voluto al suo fianco l'architetto e designer d'interni Tara Bernerd, che insieme a Thomas Griem ha fondato Target Living, specializzandosi nell'arredamento di spazi pubblici come alberghi e gallerie d'arte. White ha chiesto alla Bernerd di creare uno spazio contemporaneo ma intimo, che evocasse un'atmosfera calda ed elegante. Il risultato è un salone dalle luci soffuse e le tinte sofisticate, con 70 posti a sedere e 11 poltroncine al bar, giudicato uno dei più “sexy” della zona. L'esterno è decorato con pareti in granito africano nero, con piccole finestre dai vetri colorati e una porta girevole che conduce all'interno del locale.
Il menu offre una cucina francese tradizionale con accenti britannici, nella quale White ha sempre brillato, a base di classici come entrée de foie gras, aspic di ostriche e crescione in gelatina allo champagne, petto di piccione e foie gras avvolti in foglie di verza, filetto di merluzzo alla viennese con zabaione allo Champagne e così via. Il prezzo medio si aggira sulle 80 sterline a testa (circa 120 euro) per 2 portate più il dolce e caffè, compresi dei buoni vini. Ricordandosi però che al popolo di calciofili, seppur danarosi, piacciono piatti generalmente più sostanziosi, White ha pensato anche ad un menu speciale e molto più britannico per i giorni delle partite. Per quegli appuntamenti, il menu è a prezzo fisso (£39 sterline/60 euro per 2 piatti, £45 sterline/67.5 euro per 3 portate) e ricco di piatti super-popolari come lo “shepherd's pie” (un pasticcio di carne trita e formaggio), fagiano arrosto e merluzzo affumicato con patate. La lista dei vini ne conta più di 300, fra europei e nuovo mondo anche se White ha una predilezione per quelli francesi. Appena reduce da una fortunata serie televisiva, in cui faceva da mentore ad una dozzina di personaggi famosi che dovevano cucinare al suo fianco, Marco Pierre White è tornato in grande auge dopo diversi anni di assenza dall'etere.
Proprio per i nuovi impegni televisivi, White ha chiarito che non sarà capo chef in cucina, nominando al suo posto il suo fido collaboratore da più di 16 anni, Matthew Brown, che ha lavorato al fianco di White all'Oak Room, al Belvedere e al ristorante dell'Hyde Park Hotel. Brown ha dichiarato: «Sono felicissimo di aver avuto questa opportunità di lavorare di nuovo al fianco di Marco. Credo che i nostri ospiti saranno piacevolmente sorpresi dal menu che lui ha scelto. Lo stile dei piatti è precisamente quello che lo ha reso così famoso». Per la nuova avvertura in collaborazione con il patron del Chelsea Roman Abramovich, il paperone russo che lo ha voluto ai fornelli del suo impero, White ha voluto al suo fianco l'architetto e designer d'interni Tara Bernerd, che insieme a Thomas Griem ha fondato Target Living, specializzandosi nell'arredamento di spazi pubblici come alberghi e gallerie d'arte. White ha chiesto alla Bernerd di creare uno spazio contemporaneo ma intimo, che evocasse un'atmosfera calda ed elegante. Il risultato è un salone dalle luci soffuse e le tinte sofisticate, con 70 posti a sedere e 11 poltroncine al bar, giudicato uno dei più “sexy” della zona. L'esterno è decorato con pareti in granito africano nero, con piccole finestre dai vetri colorati e una porta girevole che conduce all'interno del locale.
RISTORANTE POLPO
Al Termine di Carnaby street su una perpendicolare di Regent street, si trova il ristorante Polpo questo piccolo ristorante italiano è arredato con gusto e curato nella scelta di ogni particolare, dall'apparecchiatura al banco bar al banco "alimentari" in fondo alla sala.
Tutto sembra volutamente non lasciato al caso. Menù semplice in parte con pietanze di chiara origine italiana. Non è il classico psuedo ristorante italiano, ma è la trattoria italian-chic che ti fa sentire della city. Ottimo il Neil's Yard Cheese che poi viene prodotto proprio a Londra, buone le polpettine al pomodoro e la tagliata di manzo alla crema di porcini. Chicca finale: il salame di cioccolato come si fa in Toscana , ma con l'aggiunta di fichi secchi nell'impasto. Spesa veramente modesta.
Zona bar Rstorante "Polpo" |
RISTORANTE IL TINELLO
Atmosfera newyorkese in piena Londra. Il Tinello è un locale molto carino e curato, ottimo servizio e piatti gustosi, cucina italiana in generale con qualche digressione nella "regionale toscana" in omaggio allo chef.
Antipasto di zucchine fritte poi pappardelle al guanciale e gnocchetti di ricotta agli asparagi, successivamente crostini toscani, filetto di sogliola e scamorza al forno. Per chiudere: tiramisù, gelato e bignè con crema al marsala. Tutto ottimo, personale gentilissimo e affabile, mai invadente. Prezzo assolutamente conveniente se confrontato con atmosfera, qualità e servizio. Lo consiglio incondizionatamente!
Sala Ristorante "Tinello" |
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