giovedì 30 agosto 2012

Una cantina dell'Umbria in corsa per il "Wine Star Awards 2012"

Sbandieratori a Montefalco
L'imprenditore che ha rilanciato il vino Sagrantino, Arnaldo Caprai, è in corsa per i "Wine Star Awards 2012 della famosa rivista USA Wine Enthusiast, che ogni anno premia cantine e personaggi del vino mondiale che si sono particolarmente distinte.

La cantina dell'Umbria Caprai, guidata da Marco Caprai, è in nomination per la "Cantina Europea" 2012, perché con innovazione "ha aiutato la rinascita dei vitigni autoctoni dell'Umbria, portando la Regione alla ribalta mondiale con il Sagrantino di Montefalco".

Arnaldo Caprai
A contendergli il premio la spagnola Artadi, nella Rioja e dalla Francia, Chanson Père & Fils (Borgogna), Famille Perrin (Rhone) e la maison de Champagne Veuve Cliquot.

Una nomination quella di Caprai che testimonia di come negli USA l'amore per il grande vino italiano non sia mai passato: < E' entusiasmante - spiega Caprai - vedere riconosciuto il proprio lavoro anche nei momenti difficili che il nostro Paese sta vivendo. Nella cinquina delle nomination che "Wine Enthusiast" ha scelto per la "Cantina Europea" 2012, rappresentiamo l'Italia e quanto di meglio il nostro Paese riesce a raccontare ovvero cibo, paesaggio e cultura >.

Per conoscere il vincitore bisognerà aspettare la notte dei "Wine Star Awards" a New York il 28 gennaio 2013.


IL SAGRANTINO DI MONTEFALCO

Caratteristica ben definita del Sagrantino secco è la “forza”.

Il colore, la sostanza e l’estrema potenza dei vini prodotti con questo vitigno sono proverbiali, il contenuto di sostanze coloranti ed estratti di questi liquidi è tale da far impallidire vitigni nazionali e internazionali. 

Anche il più profano degustatore non può che rimanere estasiato dai profumi intensi, persistenti che si manifestano non appena si avvicina il bicchiere al naso: frutti di bosco, riconoscibile la mora matura, la marasca ma con note intense di cafè e cacao. Al palato si viene poi inondati dai profumi percepiti all’olfatto che non tradiscono le aspettative. Sorseggiando delicatamente ed aerando piccole quantità del prodotto colpisce l’intensità e la persistenza degli aromi, caratterizzati da una forte personalità che li rende tutti facilmente distinguibili senza possibilità di confusione.

Per quanto riguarda gli abbinamenti a tavola è d’obbligo soffermarsi sulla vastità dei cibi offerti dalla cucina umbra che va dai formaggi intensi a pasta dura, alle carni saporite. Caratteristiche sono il maiale, cucinato come porchetta, ma ancor più i prodotti di cacciagione. Il matrimonio perfetto viene raggiunto con uccellame di carne decisamente rossa, dal gusto selvatico, come le starne, le beccacce e i beccacini, le pernici, i palombacci, i volatili acquatici tipo le folaghe. Avendo questi sentori marcatamente “selvatici” necessitano l’accompagnamento di un vino di stoffa, con carattere molto sostenuto.

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